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1. | € 13,50 | EAN-13: 9788832902624 Ruggero Giacomini Bella ciao. La storia definitiva della canzone partigiana che dalle Marche ha conquistato il mondo
Edizione: | Castelvecchi, 2021 | Collana: | Nodi | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 5-6 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 13,50 | Descrizione | Descrizione del libroSimbolo della lotta partigiana, "Bella ciao" é forse la canzone italiana più famosa al mondo, ormai parte della tradizione dei movimenti di protesta internazionali: da Occupy Wall Street agli scioperi per il clima inaugurati da Greta Thunberg, fino alla sua recente citazione nella serie Netflix "La casa di carta" che sembra averla imposta al grandissimo pubblico come «canto delle Resistenze». A tanta notorietà corrisponde però altrettanta confusione riguardo alle sue origini: c'é chi ha invocato i canti delle mondine della Pianura Padana, chi le ballate popolari, e chi é arrivato a mettere in dubbio ogni legame con la lotta partigiana. Ruggero Giacomini, esperto di storia resistenziale, attraverso testimonianze e fonti inedite, fuga ogni dubbio sul collegamento del canto con i partigiani e ne dimostra l'origine marchigiana, consegnando ai lettori la biografia definitiva di "Bella ciao". | Aggiungi al Carrello |
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2. | € 24,00 | EAN-13: 9788832829792 Ruggero Giacomini Va da Valona! La rivolta dei bersaglieri e le «giornate rosse»
Edizione: | Castelvecchi, 2020 | Collana: | Storie | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 5-6 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 24,00 | Descrizione | Descrizione del libroNel giugno 1920 un battaglione di bersaglieri di stanza nella caserma anconetana di Villarey si ammutinò per non fare la guerra all'Albania. Ottennero la solidarietà dei commilitoni e di larga parte della popolazione e costrinsero il governo Giolitti, appena insediato, a revocare l'ordine di partenza, obbligandolo di fatto a rinunciare alle ambizioni colonialiste, per rispettare l'indipendenza schipetara. Fu la prima ribellione di soldati dell'esercito italiano che ottenne il risultato e la più importante dopo la rivoluzione d'Ottobre. Nel momento culminante del biennio rosso, quando ancora le attese rivoluzionarie erano vive e le possibilità anche, nata per solidarietà ai bersaglieri, l'insurrezione popolare proseguì contando di innescare l'attesa Rivoluzione. Furono le "giornate rosse": scioperi, manifestazioni e scontri si ebbero in tutta Italia. Via da Valona!, avvalendosi di materiale d'archivio inedito, é la prima e completa ricostruzione storica a 100 anni di distanza da quel famoso evento. | Aggiungi al Carrello |
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3. | € 29,00 | EAN-13: 9788832825961 Ruggero Giacomini Il processo Stalin
Edizione: | Castelvecchi, 2019 | Collana: | Storie | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 5-6 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 29,00 | Aggiungi al Carrello |
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4. | € 22,00 | EAN-13: 9788832821703 Ruggero Giacomini Gramsci e il giudice
Edizione: | Castelvecchi, 2017 | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 5-6 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 22,00 | Descrizione | Descrizione del libro«Onorevole Gramsci, lei ha degli amici che certamente desiderano che lei rimanga un pezzo in galera». Con queste parole il giudice istruttore del Tribunale Speciale, Enrico Macis, mostra al capo del Partito Comunista d'Italia, detenuto nel carcere milanese di San Vittore, una lettera proveniente da Mosca, di cui é mittente il dirigente comunista Ruggero Grieco. Di qui nascono i timori e i sospetti di Antonio Gramsci che una provocazione contro di lui possa essere venuta dal vertice del suo partito e, a seguire, l'infinita denuncia della pubblicistica e della storiografia - anche recenti - alla ricerca del colpevole ispiratore, puntando il dito solitamente su Palmiro Togliatti. Intorno al prigioniero Gramsci, Macis mette in moto una macchina infernale di insinuazioni e menzogne. Ma chi era questo magistrato, accreditatosi come un onesto e indipendente professionista della giustizia? Quale il suo ruolo effettivo nel sistema di potere fascista? Quale la verità del suo giudizio? A questi interrogativi - finora largamente elusi - risponde la ricostruzione di Ruggero Giacomini, frutto di una minuziosa ricerca condotta su molte fonti inedite, nel confronto serrato con la principale storiografia. | Aggiungi al Carrello |
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5. | € 22,00 | EAN-13: 9788868262181 Ruggero Giacomini Il giudice e il prigioniero. Il carcere di Antonio Gramsci
Edizione: | Castelvecchi, 2014 | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 5-6 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 22,00 | Descrizione | "Onorevole Gramsci, lei ha degli amici che certamente desiderano che lei rimanga un pezzo in galera". Con queste parole il giudice istruttore del Tribunale Speciale, Enrico Macis, mostra al capo del Partito Comunista d'Italia, detenuto nel carcere milanese di San Vittore, una lettera proveniente da Mosca, di cui è mittente il dirigente comunista Ruggero Grieco. Di qui nascono i timori e i sospetti di Antonio Gramsci che una provocazione contro di lui possa essere venuta dal vertice del suo partito e, a seguire, l'infinita denuncia della pubblicistica e della storiografia - anche recenti alla ricerca del colpevole ispiratore, puntando il dito solitamente su Palmiro Togliatti. Intorno al prigioniero Gramsci, Macis mette in moto una macchina infernale di insinuazioni e menzogne. Ma chi era questo magistrato, accreditatosi come un onesto e indipendente professionista della giustizia? Quale il suo ruolo effettivo nel sistema di potere fascista? Quale la verità del suo giudizio? A questi interrogativi - finora largamente elusi - risponde la ricostruzione di Ruggero Giacomini, frutto di una minuziosa ricerca condotta su molte fonti inedite, nel confronto serrato con la principale storiografia. Ne emerge il profilo di un'anima nera della dittatura, di eccezionale abilità camaleontica, che dà avvio a quel meccanismo di terrore, psicologico e fisico, con cui il regime avrebbe tentato in ogni modo, e vanamente, di fiaccare Gramsci. | Aggiungi al Carrello |
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